giovedì 11 dicembre 2008
Partito il bike sharing milanese!
venerdì 26 settembre 2008
Critical Mass di ieri: un successo! E' arrivata anche la polizia!!
Tanti gli automobilisti che hanno manifestato la loro solidarietà. Alcuni seguendo le bici senza lamentarsi, considerando semplicemente che quello provocato da loro è si un ingorgo ma un ingorgo "sano", a differenza di quelli creati quotidianamente dalle auto. Altri, per la verità pochi, non hanno retto. E' difficile sopportare il fatto che il traffico venga bloccato da qualcosa di "diverso" dall'auto. In fondo, nella mente del tipico automobilista, le bici non sono un mezzo di trasporto ma un giocattolo, e chi le guida o è un poveraccio che non ha i soldi per comprarsi l'auto (meglio se un SUV), oppure è un perdigiorno, solitamente disoccupato, che fa perdere tempo anche a loro.
Tanti pedoni si fermavano e applaudivano. Sicuramente qualcuno di loro in questi giorni rispolvererà la vecchia bici che teneva abbandonata in cantina, e uscirà a comprarsi il pane. Come un vero parigino, rientrerà a casa in bici, con la baguette e il giornale nel cestello.
Alla fine della serata, erano circa le 22, la Critical Mass ha fatto rientro in Piazza Repubblica. Si commentava soddisfatti la serata quando tre auto della polizia si sono affiancate a noi. Un automobilista più grintoso degli altri li aveva chiamati. Non ci siamo stupiti più di tanto. Era la prima volta per tutti e tutti sapevamo bene che prima o poi sarebbe accaduto. Svolte le identificazioni di rito i poliziotti, tra cui anche una simpatica agente, si sono intrattenuti un po' con noi a discutere e ad immaginare quanto sarebbe bella la città se ci fossero più bici in circolazione.
Detto questo, discutendo con loro è venuta fuori l'esigenza di comprendere, dal punto di vista legale, quali infrazioni si possono commettere durante la Critical Mass e a quali eventuali sanzioni si va incontro.
Posto che la situazione varia da città a città, occorre distinguere tra quelli che sono gli aspetti di rilevanza amministrativa (eventuali infrazioni al codice della strada - principalmente art. 182) e gli aspetti di natura penale, riconducibili principalmente al Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza nella parte in cui si occupa delle riunioni in luogo pubblico, assembramenti e "manifestazioni sediziose[1]" (Titolo II Capo I artt. 18 e seguenti).
Non voglio annoiare nessuno con disquisizioni di carattere giuridico, citando dottrina e giurisprudenza e vengo subito al sodo.
Dal punto di vista amministrativo, il codice della strada stabilisce che: "I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due, quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro".
Cosa si rischia? Una sanzione amministrativa da euro 22 a euro 88.
A ciò va aggiunto che le bici devono essere in regola con le dotazioni di sicurezza, luci, gomme, freni, ecc.., ma questo per noi non è un problema, anzi! Occorre inoltre fare attenzione all'uso del campanello senza motivo, al repentino cambio di corsia, e ad altre manovre che potrebbero essere sanzionabili.
Dal punto di vista penale, il TESTO UNICO LEGGI DI PUBBLICA SICUREZZA, stabilisce che: "È considerata pubblica anche una riunione, che, sebbene indetta in forma privata, tuttavia per il luogo in cui sarà tenuta, o per il numero delle persone che dovranno intervenirvi, o per lo scopo o l'oggetto di essa, ha carattere di riunione non privata", e che "I promotori di una riunione in luogo pubblico o aperto al pubblico devono darne avviso, almeno tre giorni prima, al Questore".
Cosa si rischia? I contravventori, cioè i promotori che hanno omesso di avvisare la il Questore, sono puniti con l'arresto fino a sei mesi e con l'ammenda da lire 200.000 a 800.000. Con le stesse pene sono puniti coloro che nelle riunioni predette prendono la parola.
Nel caso in cui il Questore, nel caso di omesso avviso o per ragioni di ordine pubblico, di moralità o di sanità pubblica, abbia impedito la riunione, coloro che vi partecipano ugualmente, contravvenendo al divieto o alle prescrizioni dell'autorità sono puniti con l'arresto fino a un anno e con l'ammenda da lire 400.000 a 800.000.
Abbiamo poi gli articoli 654 e 655 del Codice Penale: Grida e manifestazioni sediziose e Radunata sediziosa: "Chiunque, in una riunione che non sia da considerare privata ... ovvero in un luogo pubblico, aperto o esposto al pubblico, compie manifestazioni o emette grida sediziose è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a un anno" e "Chiunque fa parte di una radunata sediziosa di dieci o più persone è punito, per il solo fatto della partecipazione, con l'arresto fino a un anno" Non è punibile chi, prima dell'ingiunzione dell'Autorità, o per obbedire ad essa, si ritira dalla radunata"[3].
Orbene, da giurista vi posso dire che ciò che precede significa tutto o niente. Come voi tutti/e capite si tratta di disposizioni che danno adito a un'infinita di interpretazioni sulle quali non è il caso di soffermarsi. Pensate inoltre che una parte di queste disposizioni non si applica alle riunioni elettorali! Se consideriamo che in Italia siamo perennemente in campagna elettorale!!...
Il principio fondamentale che dovrebbe governare il tutto è sempre e comunque quello del buon senso. L'intelligenza dei ciclisti e delle "autorità" dovrebbero fare il resto.
Sinora sono pochissime le città italiane in cui la Critical Mass ha avuto problemi. A Cagliari ieri, dopo tanti anni di CM, era la prima volta che interveniva la Polizia.
Solitamente sono gli stessi vigili urbani a manifestare solidarietà nei nostri confronti; in fondo noi facciamo anche il loro interesse: meno auto uguale meno lavoro e stress per loro!
Tagliando corto:
Critical Mass é semplicemente un gruppo di ciclisti che si incontrano mentre vanno in giro per la città. E' una pura, semplice, efficace coincidenza. Tutto qui.
Non è una manifestazione, neppure "estemporanea". Non esistono organizzatori, non esistono capi. Nessuno può dunque avvisare il Questore.
Non è una riunione, considerato che chi si incontra non lo fa per un fine determinato, tantomeno "sediziosa", visto che non c'è ribellione ne ostilità da parte di chi passeggia tranquillo/a in bicicletta.
Se le "autorità" decidono comunque di scioglierla, ciascuno/a se ne rientrerà a casa tranquillamente con la sua bici. E se tutti/e, ubbidendo all'ordine, decidono di rientrare a casa insieme...sarà di nuovo Critical Mass!!
La contravvenzione al codice della strada è più difficile da smontare. Ma in fondo si tratta di 22 € (al massimo 88). Mi pare comunque improbabile che i vigili urbani si mettano a fermare 40 biciclette e facciano il verbale a ciascun/a ciclista!
In ogni caso, più siamo e meglio é.
Comunque il giorno in cui nelle nostre città potremo tutti/e beneficiare in pieno del nostro sacrosanto diritto di spostarci in bici in condizioni di sicurezza...la CRITICAL MASS toglierà il disturbo! Che nostalgia!!
Buona Critical Mass a tutti/e
PS: Se ci sono giuristi che mi leggono gradirei i loro commenti, integrazioni, etcc...
[1] La Corte di Cassazione con espresso riferimento alla riunione sediziosa ha precisato che è tale quella nella quale "si manifesta ostilità verso la pubblica autorità". La giurisprudenza di merito ha chiarito che l'atteggiamento è sedizioso quando "implica ribellione ed ostilità e risulti in concreto idoneo a produrre un evento pericoloso per l'ordine pubblico". Non pare il caso della Critical Mass!!
[2] La giurisprudenza di merito ha precisato che non vi è obbligo di avviso quando, per le ridottissime dimensioni della riunione, non può esservi, neppure in astratto, alcuna lesione dell'interesse dell'ordine e della sicurezza pubblica. [3] Vedi nota 1
martedì 23 settembre 2008
ADESSO BASTA!! VOGLIAMO USARE LA BICI IN CITTA' IN CONDIZIONI DI SICUREZZA

E' ovvio che non si può che essere soddisfatti per questo.
Tuttavia non posso evitare di esprimere la mia preoccupazione.
A mio parere non si deve soltanto lavorare per difondere l'uso della bici se dall'altra parte mancano:
- la seria volontà politica da parte di gran parte delle amministrazioni (che, peraltro, sono ormai OBBLIGATE a prendere provvedimenti concreti per ridurre drasticamente le emissioni inquinanti nelle città);
- l'educazione degli automobilisti, dei vigili e dei ciclisti;
- le infrastrutture adeguate (piste e percorsi ciclabili, segnaletica, ecc..)
Tutte cose necessarie, oltre che per regolare il traffico, soprattutto per garantire la sicurezza dei ciclisti.
Il rischio di incidenti, anche gravi, è dietro l'angolo.
Considero quindi la situazione ormai INSOSTENIBILE. Occorre fare qualcosa; occorre mobilitarci tutti/e, presto e bene.


Io inizio subito invitando tutti/e a fare in modo che la prossima



A tutti/e coloro che non sono interessati/e a esercitare questi diritti rimane sempre il diritto a respirare aria pulita anche in Città.

Per questo, la diffusione dell'uso della bici é una cosa che non interessa solo i ciclisti ma tutti/e coloro che hanno a cuore la propria salute.
Dunque, é giunto il momento di dire BASTA. Non stiamo elemosinando nulla, stiamo esercitando un nostro diritto, e di questo le amministrazioni pubbliche devono farsi carico in modo adeguato.
Diciamolo dunque, a gran voce, partecipando tutti/e alla prossima
mercoledì 17 settembre 2008
L'UE festeggia la settima edizione della Settimana europea della mobilità: "Aria pulita per tutti"

Ovviamente, anche il Comune di Cagliari ha predisposto un nutrito programma di eventi che riportiamo:
SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITA'
"Aria pulita per tutti"
PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE
18.09.08 - Ore 20.00 Parcheggio Sotterraneo di Terrapieno - Consegna della Marmitta d'Oro agli assessori MAURIZIO ONORATO e GIOVANNI MARIA CAMPUS. Per l'occasione verranno sradicati due pini a Monte Urpinu, la cerimonia sarà preceduta da una messa celebrata dall'Arcivescovo Giuseppe Mani
19.09.08 - Ore 19.00 Parcheggio sotterraneo di Piazza della Repubblica - Premiazione, con 5 fiammanti SUV, degli ideatori dei sistemi di parcheggio multipiano cagliaritani
20.09.08 - Dalle ore 16 alle 23: gara di resistenza, pazienza e sopportazione: "TUTTI IN AUTOBUS" - Ai primi due classificati un viaggio premio di un mese in Tibet
21.09.08 - Grande Kermesse finale - Dalle ore 21.00: Parcheggio sterrato di Marina Piccola: simulazione di parcheggio multipiano tramite immagini tridimensionali e laser - Cena finale e Concerto per anziani del gruppo rock: NAZI-SKIN - Verrà allestito un apposito spazio in cui i membri dell'associazione culturale senza scopo di lucro MOTORHEAD BASTARDS monteranno un 4 cilindri 2 tempi da 400 cc su una bicicletta Graziella.
Per l'occasione si potrà parcheggiare anche sulla spiaggia.
*******
Obiettivo della Settimana della mobilità è modificare il comportamento dei cittadini offrendo loro alternative all'automobile che siano compatibili con l'ambiente: mentre viene data loro la possibilità di provare modi di trasporto alternativi, le autorità locali possono sperimentare nuovi servizi e infrastrutture. L'iniziativa garantisce un'eredità duratura in quanto le città partecipanti sono invitate ad attuare almeno una misura pratica permanente. Fra gli esempi recenti si possono citare la garanzia del rimborso per i cittadini di Francoforte se i trasporti pubblici hanno un ritardo superiore a 10 minuti e il sito web della città di Edimburgo (www.educatedtravel.info/), che incoraggia le persone, soprattutto gli studenti che iniziano una nuova scuola o l'università, a prendere in considerazione le diverse opzioni di trasporto. In molte città la Settimana della mobilità culmina nella giornata senza automobili.Dare l'esempioLa Commissione europea sostiene e incoraggia attivamente l'uso di mezzi di trasporto sostenibili per il suo personale. Nel 2008 le è stato assegnato il Premio annuale "Parking Vélo d'Or" dall'associazione brussellese senza scopo di lucro "Pro Vélo" per il suo servizio di noleggio biciclette, che il personale può prendere a prestito per spostamenti di lavoro. Durante la Settimana europea della mobilità campagne di informazione sensibilizzeranno i cittadini sui sistemi di condivisione dell'automobile e sui vantaggi del trasporto pubblico e della bicicletta. Sarà offerta la colazione ai membri del personale che si recheranno al lavoro su due ruote e si svolgeranno visite guidate di Bruxelles in bicicletta.
lunedì 8 settembre 2008
UCCISO IAN HIBELL, GRANDE VECCHIO DEL CICLOTURISMO

Ian Hibell, leggendario avventuriero e pioniere del cicloturismo, negli ultimi giorni di agosto,è stato investito ed ucciso, all'età di 74 anni, mentre percorreva in sella alla sua bicicletta la statale da Atene a Salonicco.
Il conducente dell'auto è fuggito, ma fortunatamente i testimoni hanno preso il numero di targa, così il pirata della strada è stato in poco tempo arrestato.
Ian Hibell è conosciuto per i suoi viaggi lungo i più remoti sentieri del pianeta, in tempi in cui il cicloturismo non era che agli albori e le zone in cui si recava quasi ancora inesplorate: Antartide, Amazzonia, Sahara e le sconosciute isole dell'Indonesia.
Questo incredibile viaggiatore è stato il primo(forse) non-motorizzato a passare dall'Atraro Colombiano al Darien Gap di Panama nel corso della sua avventura TransAmerica, ad oggi non esistono ancora strade di collegamento tra Panama e Colombia.
Egli lasciò un lavoro sicuro a Devon nel 1963, determinato a conoscere il mondo, e d ha passato il resto della sua vita pedalando spesso in condizioni climatiche estreme e su terreni davvero difficili.
La sua iniziale idea di un viaggio di due anni si è trasformata in un'odissea di quasi 10 anni.
La sua pedalata attorno al mondo lo ha portato da Capo Horn fino all'Alaska, ad attraversare tutta la foresta amazzonica.
I suoi racconti di viaggio parlano di elefanti e leoni, ma anche di grandi amicizie con gli abitanti del Borneo o con le tribù Eschimesi...Un altro motivo di interesse verso Ian erano le sue biciclette. Pedalava sempre su un telaio in acciaio robusto, con vecchia geometria e completamente modificato a mano per adattarsi alle condizioni di viaggio
E' stato onorato dalla League of American Wheelmen (ora nota col nome di League of American Bicyclists) per la sua tenacia di cicloturista.
E' stato chiamato a tenere alcune lezioni presso l'Università di Yale, ed il suo libro 'Into Remote Places' è una bibbia per tutti i veri cicloturisti.
martedì 5 agosto 2008
CHE SI FA L'8 AGOSTO?
Ciclofficina!
pratiche collettive di manutenzione e riparazione bicicli, materiale info+ Action Paint: conversione di una bici da passeggio in opera d'arte itinerante.Dalle ore 20: Cicloaperitivi! potrete gustare un 'ottima sangria e le famose TAPAS di JESUS; oltre a drinks e smurzi vari, proiezioni, musica.....
giovedì 10 luglio 2008

Approvando con 558 voti favorevoli, 100 contrari e 33 astensioni la relazione di Reinhard RACK (PPE/DE, AT), il Parlamento accoglie con favore il Libro verde della Commissione sui trasporti urbani, e rileva la necessità di definire «nettamente» gli ambiti di competenza riconoscendo che le autorità locali sono libere di adottare le proprie politiche di mobilità «purché esse non violino la pertinente legislazione nazionale e comunitaria». Nel sostenere che un'azione concertata sulla mobilità urbana all'interno della Comunità può offrire un chiaro valore aggiunto, i deputati ritengono che l'Unione europea debba definire una strategia generale sulla mobilità urbana intesa «a razionalizzare il ricorso all'automobile privata e a promuovere il passaggio verso modalità di trasporto sostenibili», così come a sostenere gli impegni comunitari in materia di tutela ambientale e ridurre le emissioni di gas a effetto serra.
Al riguardo, il Parlamento sollecita lo sviluppo di uno schema europeo globale integrato in materia di mobilità urbana, che serva da quadro comune di riferimento e che rappresenti un chiaro incentivo per le città e per le zone urbane a redigere piani di mobilità urbana «sostenibili, integrati e comprensivi» (SUMP). In proposito, accogliendo un emendamento dei Verdi, invita la Commissione a esaminare le modalità per collegare i SUMP ai progetti UE di cofinanziamento dei progetti di trasporto nelle città con più di 100.000 abitanti, alle decisioni e agli obiettivi UE di riduzione degli incidenti, delle emissioni di CO2, delle emissioni locali di gas e del rumore. Occorre inoltre procedere alla raccolta di dati affidabili, redigere un inventario della normativa comunitaria vigente e valutarne l'attuazione negli Stati membri. Andrebbe inoltre stilato un inventario delle iniziative locali e creata una "Piattaforma europea per la mobilità urbana" o qualsiasi altro forum efficace che riunisca tutti i dati, le prassi eccellenti e le informazioni di politica della mobilità urbana. Si dovrebbero inoltre valutare i costi esterni dei diversi vettori stradali e verificare le possibilità di internalizzarli.
Nel ritenere necessario che l'Unione europea tenga in considerazione le esigenze specifiche dei trasporti urbani in tutti i settori politici in cui può intervenire come legislatore, il Parlamento chiede l'introduzione di regolamentazioni e/o orientamenti europei specifici in materia di standardizzazione e armonizzazione. Più in particolare, per quanto riguarda la concezione e il funzionamento delle zone verdi e dei pedaggi (da decidere a livello locale), i requisiti tecnici e organizzativi per l'interoperabilità dei diversi vettori di trasporto, la mobilità di disabili, anziani, persone con figli in tenera età e delle persone socialmente più vulnerabili, il miglioramento della sicurezza stradale e, infine, l'accessibilità e l'interoperabilità delle tecnologie STI (sistemi di trasporti intelligenti) per il loro uso in tutta l'Unione europea.
I deputati sollecitano poi la promozione dello scambio di prassi migliori, specialmente per quanto riguarda l'utilizzazione ottimale delle infrastrutture esistenti, l'adozione di soluzioni di trasporto multimodale e mobilità (strada, rotaia, vie navigabili), i sistemi di fatturazione integrati che semplificano l'accesso a modi diversi di trasporto e le soluzioni co-modali, l'elaborazione di piani su misura di mobilità sostenibile, soluzioni innovative per un trasporto efficiente delle merci ed i servizi di trasporto sostenibili destinati alla mobilità dei turisti nelle aree urbane. Ma anche orientamenti per una politica di contratti pubblici ecologicamente consapevole, il miglioramento dei trasporti pubblici puliti di passeggeri, la promozione di catene di mobilità sostenibile (percorso a piedi - bicicletta - carsharing - carpooling - taxi-mobilità collettiva/pubblica) e la migliore organizzazione dei trasporti a breve raggio.
Vanno anche condivise le migliori prassi riguardo alle misure di gestione del traffico (per esempio il telelavoro o orari flessibili di lavoro e di apertura delle scuole), alle misure intese a promuovere la mobilità virtuale (quali ad esempio l'e-learning, l'e-banking, i teleacquisti e le teleconferenze), all'introduzione di zone ecologiche e di sistemi di pedaggio, alle politiche e pratiche in materia di parcheggi (come l'introduzione di sistemi di guida al parcheggio) e al miglioramento e alla diffusione dell'applicazione di sistemi di traffico intelligenti.
Allo stesso tempo, il Parlamento sottolinea la necessità della ricerca e dello sviluppo nel campo del trasporto sostenibile, in particolare la necessità di promuovere il progresso tecnologico nello sviluppo di tecnologie pulite per gli autoveicoli. Invita pertanto la Commissione e il Consiglio a investire in sistemi di trasporto urbano «puliti, più efficienti, orientati ai consumatori e sicuri» e a adottare misure per creare un mercato per tali sistemi. Anche perchè l'UE deve svolgere un ruolo nello sviluppo e nella promozione dei sistemi di trasporti intelligenti e nel finanziamento di tecnologie innovative, in quanto possono fornire un contributo significativo ad esempio al miglioramento della sicurezza stradale e del flusso del traffico e all'efficienza logistica.
Il Parlamento reputa necessario che lo sviluppo urbano e la pianificazione urbanistica procedano in maniera integrata, tenendo conto delle attuali e future necessità di trasporto urbano. Nell'ambito dello sviluppo e l'ammodernamento delle grandi città, inoltre, andrebbe privilegiata l'introduzione di collegamenti ferroviari veloci tra i centri cittadini e i terminal fluviali, ferroviari e aeroportuali e in particolare con le regioni periferiche. Data l'urbanizzazione sempre più rapida, occorre anche prestare maggiore attenzione alle periferie, alle aree periurbane e alle conurbazioni.
Il Parlamento sottolinea poi la responsabilità individuale dei cittadini e ritiene necessario incoraggiarli «a soppesare con spirito critico il loro comportamento come utenti della strada». Anche perché quasi tutti i cittadini possono modificare le proprie abitudini, ad esempio per quanto riguarda l'uso dell'auto privata e di mezzi di trasporto alternativi (pedonale, bicicletta o trasporti pubblici) «dando quindi il proprio contributo individuale per migliorare la pulizia e la qualità della vita delle zone urbane». Al contempo occorre che le autorità nazionali, regionali e locali «offrano opzioni alternative di mobilità per facilitare questi cambiamenti» ed è necessario incrementare le campagne di informazione e di educazione per sensibilizzare i cittadini, in particolare i più giovani, sul proprio comportamento. In tale contesto, i deputati sottolineano l'importanza del crescente successo della "Giornata senza macchine" nell'ambito della settimana della mobilità indetta dall'UE.L'Unione europea, per il Parlamento, può fornire un importante contributo al finanziamento di misure nel settore dei trasporti urbani di passeggeri e merci, per esempio con mezzi dei Fondi strutturali e di coesione. Invita inoltre la Commissione ad elaborare specifici strumenti di economia di mercato che creino un contesto generale equilibrato, per rendere possibile la mobilità sostenibile nei centri urbani. D'altra parte, nel contesto del prossimo riesame del bilancio, il finanziamento di progetti con fondi dell'Unione europea dovrebbe essere vincolato più rigidamente a condizioni e requisiti relativi ai trasporti sostenibili e alla protezione ambientale.
Per saperne di più:
Libro Verde- Verso una nuova cultura della mobilità urbana
Risoluzione del Parlamento europeo sulla politica europea del trasporto sostenibile tenendo conto delle politiche europee dell'energia e dell'ambiente (11 marzo 2008)
martedì 1 luglio 2008
I CICLOAPERITIVI DI CICLOFUCINA

L'associazione ARCI Ciclofucina con la collaborazione dell'associazione culturale Italo Calvino presentano:
I CICLOAPERITIVI
A partire da venerdi 4 Luglio presso la sede Arci di Via Nazionale 102 a Quartucciu si terranno una serie di appuntamenti dedicati alla cultura della bicicletta, alla mobilità sostenibile, alla tutela dell'ambiente urbano ed extraurbano.
Ogni appuntamento consisterà di 2 momenti :
nella prima parte verrà allestita una ciclo officina dove tutti potranno ricevere consigli, utilizzare attrezzi, imparare a riparare e tenere efficiente la propria bicicletta e scambiarsi conoscenze tecniche; nella seconda parte si trascorrerà piacevolmente la serata con aperitivi, stuzzichini, musica e proiezioni; l'occasione per confrontarsi e conoscersi condividendo interessi e passioni.
Nel primo incontro la ciclo officina assemblerà dal vivo una tall bike (bicicletta di altezza doppia data dalla sovrapposizione di due telai) partendo da due vecchie bici. La costruzione di questo mezzo spettacolare sarà il pretesto per affrontare con fantasia le tematiche del riciclo e la risoluzione di comuni problematiche meccaniche.
Durante tutto l'incontro sarà disponibile materiale informativo su: cultura della bici, riparazione e manutenzione, mobilità sostenibile, ecologia.
L'associazione ARCI Ciclofucina nasce dall'iniziativa di un gruppo di ciclisti “urbani” dell'hinterland cagliaritano, con la volontà di promuovere la cultura della bicicletta e sensibilizzare i cittadini all'uso delle bici come alternativa valida e sostenibile nei propri spostamenti urbani.
Ciclofucina articola le sue iniziative in incontri nei quali sia possibile conoscere il mondo della bicicletta in tutte le sue sfaccettature, con la convinzione che solo con la conoscenza diretta si possa riscoprire ed amare questo mezzo sano ed ecologico.
mercoledì 25 giugno 2008

GIOVEDI h19 PIAZZA REPUBBLICA......
NON CI SONO SCUSE: NON DOVREBBE PIOVERE!!!!!
PER CUI,
+ BICI + CASINO + POETTO!!!!
DESTINAZIONE :DUNA OSPEDALE MARINO,
PER CHI VOLESSE REAGGIUNGERE, PORTARE BIBITE+CIBO+MUSICA!!!!!
QUESTA ESTATE
STA GIà INIZIANDO
AD ESSERE
NOIOSA,
SCUOTIAMO LA CITTà
IN BICI E FACCIAMO UN PO'
DI SANO
VECCHIO
CASINOO!!!!
-.CRITICAL MASS-
PER UNA RIVOLUZIONE A PEDALI
SOSTENIBILE
E ASSOLUTAMENTE BIODEGRADABILE
venerdì 13 giugno 2008
Le BICI di Ciclofucina


Ciao a tutti, per chi non lo sapesse, da Febbraio circa è attiva a Cagliari l'Ass.ne arci Ciclofucina.
Uno degli obiettivi che muove questi ciclomaniaci è l'attivazione di una ciclofficina, stabile.
il posto per ora non c'è, ma questo non impedisce ai nostri baldi di recuperare e mettere in giro le vecchie bici; già nei primi allestimenti della ciclofficina itinerante Sella del Diavolo un paio di bici restaurate erano state devolute alle masse, in seguito un paio sono state vendute a prezzo politico a chi necessitava urgentemente di un velocipede.
Questa che vedete è l'ultima bici, restaurata totalmente, riverniciata, e consegnata qualche settimana fa. Al momento Claudia, la fortunata padrona, l'ha fornita di un bellissimo cestino e ci informa che la bici ha superato il collaudo e si rivela una fedele compagna nei suoi spostamenti cittadini. Con grande soddisfazione del compagno macedone Sgavosc, ciclomeccanico che ha provveduto all'opera ( applausi please).
Questo post vi ricorda che da ogni potenziale catorcio si puo tirar fuori una bella bici, o semplicemente una bici non bell ama funzionante. Gli amici di Ciclofucina sono sempre a disposizione per : consigli, aiuti pratici, pezzi di ricambio, bici intere, ritiro vecchie bici da donare alla causa.
Ogni Bici in giro è un auto in meno.
Keep on cycling!
giovedì 5 giugno 2008
Un Suv X Nemico

Curiosamente poi, molti degli autisti a bordo di simili "vetture", si distinguono per arroganza (nella guida) e menefreghismo (nella sosta). In realtà, ad essere ortodossi, anche chi guida un suv con diligenza e lo parcheggia con educazione, non si sta comportando in modo eticamente condivisibile: un SUV consuma e inquina molto più delle auto ordinarie ( e non siamo più nel 1914 per poterci permettere di non valutare queste controindicazioni dell'automobile), è molto più pericoloso di una quasiasi altra auto ( scontrarsi per credere), non è esattamente indicato se si ritiene che il traffico nelle città sia un problema.
Insomma a noi il SUV non ci piace proprio!!!
Negli Stai Uniti, tanto bistrattati in molti casi ma spesso all'avanguardia nelle pratiche antagoniste, vi è addirittura un gruppo di "terroristi" che nottetempo assaltano le concessionarie di Hummer per dar luogo a dei simpatici falò...certo sono i soliti estremisti ma rappresentano la punta di un movimento che contrasta in ogni modo la diffusione di queste ingombranti presenze.
Anche in Italia.
E a Cagliari???
eccovi un pò di link per rifletterci sopra:
http://www.youtube.com/watch?v=x6OUlHo5sbw
http://it.youtube.com/watch?v=JXeKSDpFjlg
il primo video è una pubblicità di greenpeace, il secondo un piccolo documentario che mostra gli effetti di un impatto contro uno di questi simpatici 4ruote a velocità neanche tanto sostenute...
http://mas-movimentoantisuv.blogspot.com/
http://www.peacelink.it/ecologia/a/5995.html
http://digilander.libero.it/bullbar_nograzie/
http://www.suvno.com/
questi invece sono alcuni blog o articoli italiani che trovate in rete, se navigate un pò trovate anche una petizione on line
http://www.suvsuck.org/
http://www.fuh2.com/submissions.php
http://www.guerillastickers.com/
http://www.suvsuck.org/
questi invece sono alcuni siti americani, in particolare è molto simpatico il secondo, tutti possono contribuire inviando una propria foto accostando il dito medio al bestione che si fotografa..
se navigate un pò vi accorgerete che negli Usa c'è un movimento molto esteso e variegato, sarà perchè sono pieni di Suv, sarà perchè non tutti sono contenti di essere in guerra per il controllo del petrolio, sarà perchè anche la controinformazione laggiù è molto attiva...
..comunque sia, occhio ai Suv!!
giovedì 15 maggio 2008
UN MARE DI BICICLETTE!!
giovedì 17 aprile 2008
ADOTTATA LA DIRETTIVA SULLA QUALITA' DELL'ARIA, ANCHE IN CITTA'

Definire dei valori limite per ridurre la concentrazione delle particelle sottiliIl testo adottato oggi riunisce in un'unica direttiva sulla qualità dell'aria quattro precedenti direttive e una decisione del Consiglio. Il nuovo testo istituisce standard che permetteranno di ridurre la concentrazione delle particelle sottili e fissa le date per la loro applicazione. Le particelle sottili sono considerate tra gli inquinanti più pericolosi per la salute umana assieme alle particelle più "grosse" note come PM10, già regolamentate da altre normative.La direttiva prevede che, nelle aree urbane, gli Stati membri riducano mediamente del 20% l'esposizione al PM2,5 entro il 2020 rispetto ai valori del 2010, obbligandoli a portare i livelli di esposizione in queste zone al di sotto di 20 microgrammi/m3 nel 2015. A livello dell'intero territorio nazionale, gli Stati membri dovranno rispettare il valore limite di 25 microgrammi di PM2,5/m3, da raggiungere obbligatoriamente entro il 2015 e, se possibile, già nel 2010.Più flessibilità per raggiungere gli standard di qualità dell'ariaLa nuova direttiva introduce nuovi obiettivi per il PM2,5 senza tuttavia modificare gli standard di qualità dell'aria esistenti. Gli Stati membri hanno però un maggiore margine di manovra per raggiungere alcuni dei valori fissati nelle zone in cui hanno difficoltà a rispettarli. La conformità ai valori limite fissati per il PM10 si rivela problematica per 25 dei 27 Stati membri dell'UE, nei quali tali limiti vengono superati almeno in una parte del territorio (cfr. IP/07/1537).Il termine ultimo per conformarsi ai valori limite per il PM10 può slittare di tre anni dopo l'entrata in vigore della direttiva (metà del 2011) o di cinque anni al massimo per il biossido di azoto e il benzene (2010-2015); tuttavia, ciò può avvenire soltanto se viene applicata integralmente la normativa UE del caso, come la direttiva IPPC sulla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (cfr. MEMO/07/441), e se sono in atto tutte le misure opportune di abbattimento dell'inquinamento. La direttiva fornisce un elenco delle misure da considerare.ContestoLa nuova direttiva sulla qualità dell'aria (cfr. IP/07/1895 e MEMO/07/571) è una delle misure principali proposte nella strategia tematica sull'inquinamento atmosferico adottata dalla Commissione nel settembre 2005 ( IP/05/1170). Lo strumento istituisce per il 2020 obiettivi ambiziosi per migliorare, in maniera economicamente efficace, la qualità dell'ambiente e la salute umana.La direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea nel maggio 2008, corredata di una dichiarazione della Commissione sui risultati ottenuti nell'elaborazione e adozione di altri provvedimenti destinati a contenere le emissioni provenienti da varie fonti.La legislazione UE disciplina già le emissioni dei veicoli leggeri; nel dicembre 2007 la Commissione ha presentato una proposta legislativa finalizzata a migliorare l'efficacia della normativa UE sulle emissioni industriali e un'altra proposta destinata a limitare le emissioni di scarico dei veicoli pesanti.Sul piano internazionale l'Unione europea segue con interesse i progressi registrati dall'Organizzazione marittima internazionale (IMO) che punta a ridurre il tenore massimo di zolfo consentito nei combustibili utilizzati per il trasporto marittimo.
Link utili:
- Il comunicato della Commissione
- Il sito della DG Ambiente
- CICLISTI URBANI(CONSIGLI UTILI PER CHI USA LA BICI IN CITTA')
Documenti correlati:
- La proposta di direttiva relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa (pdf )
- La Strategia tematica della Commissione sull'inquinamento atmosferico (pdf )
AUTI-AUTO-AIUTO!

Non bastava la guerra, che abbiamo vissuto al caldo delle nostre casette, ma ora l'escalation del costo dell vile liquido dovrebbe pesare sulle tasche di tutti..eppure...
eppure siamo martellati continuamente da spot pubblicitari che vi propongono l'acquisto di auto sempre più belle, sempre più efficienti, sempre più eleganti, sempre più ecologiche...sempre più a benzina!
Per non parlare di tutti i macho ecosensibili che passano la domenica a correre sulle loro moto giapponesi per le strade litoranee travestiti da Valentino Rossi (altro grande esempio di responsabilità sociale).
Intanto su Italia 1 l'opinionista di turno all'indomani dell'ennesima strage di pedoni a carico di simpatici ignoti (poichè scappati dopo l'investimento) ci fa notare che dopotutto anche i pedoni hanno le loro responsabilità, a buttarsi cosi sotto le nostre belle macchine...
mah---boh.... basta andare in bici??
la tenazione di diventare cicloterroristi è veramente forte.
bona pisca!
mercoledì 9 aprile 2008
PETIZIONE ZTL CASTELLO

E' attiva da pochissimo una petizione per estendere la ZTL a Castello, la petizione si può firmare qua :http://petizioni.tiscali.it/nuovaztlcastellocagliari
e questo è il testo:
A: Sindaco Di Cagliari
Al fine di salvaguardare la vivibilità del quartiere storico di Castello in Cagliari e il suo rilancio turistico e produttivo, chiediamo:
- la destinazione del 60% dei parcheggi presenti nel quartiere ai soli residenti - nuove strisce gialle.
- l'istituzione delle strisce blu per i rimanenti parcheggi.
- l'istutuzione di strisce rosa, per donne incinta o neogenitori, più larghe degli attuali parcheggi, al fine di facilitare i movimenti di donne e famiglie con neonati.
- la chiusura al traffico delle strade senza marciapiede, Via Lamarmora, Via dei Genovesi, Via Canelles, via Stretta, via Corte d'Appello, lasciando la viabilità alle sole strade di ingresso e uscita ai maggiori parcheggi, che permettono l'ingresso e l'uscita al quartiere.
- concedere una deroga alla circolazione nelle vie chiuse al traffico, ai soli mezzi publici, turistici, di servizio igenico, e a coloro che per lo svolgimento di attività economiche ne facciano richiesta all'ufficio ztl di Cagliari.
- limitare la velocita a 20 km/orari per le aree viabili, essendo di accesso a istututi scolasti e non essendo provviste, nella maggior parte della loro estensione, di marciapiedi.
Vi sono già delle polemiche al riguardo, infatti qualcuno ritiene che l'ingresso degli automezzi non debba essere consentito neanche ai commercianti, qualcuno replica lanciando un appello a "non boicottare la petizione".
La petizione lanciata è comunque un'azione che si porta avanti per rendere più vivibile un quartiere che oggettivamente non è strutturato per il traffico di auto e furgoni, anche se impedirne totalmente l'accesso non è concretamente fattibile.
Purtroppo, dove non arrivano educazione e buonsenso deve intervenire la pubblica amministrazione, dove la pubblica amministrazione non arriva si devono muovere i cittadini: ad esempio con delle petizioni.
Un'alternativa praticabile dai più estremisti sarebbe il lancio mirato di stelle chiodate tipo ninja per disincentivare il transito di auto varie ( con la realtiva assunzione di responsabilità da parte di chi sceglie opzioni come queste).
giovedì 3 aprile 2008
URBAN CYCLE POLO A KASTEDDU!

Arriva anche a Cagliari l'Urban Cycle Polo. Un gioco da fare rigorosamente in bici e che si ispira al polo tradizionale (quello coi cavalli) e al bike POlo quello ufficiale con le bici. Il bike Polo è la versione più evoluta, si pratica in campiregolamentari, con tanto di arbitri regolamenti martelli su misura campionato ufficiale con lega etc... lo Urban Cycle Polo è la versione bastarda, da strada, si gioca dove possibile, e lo scopo è divertirsi.
Venerdi alle 19, prima prova sul campo. appuntamento sopra il parcheggio di viale regina elena, sopra il multipiano che affianco l'unione sarda. portatevi una mazza, magari ricavata da una vecchia scopa. togliete le setole e accorciatela, e naturalmente la bici!
ciaoo!
venerdì 7 marzo 2008
Il Parlamento Europeo discute la nuova strategia dei trasporti, anche in città
La relazione di Gabriele ALBERTINI (PPE/DE, IT) osserva anzitutto che circa 1/3 del consumo totale di energia nella UE-25 è legato al settore dei trasporti (escluso quello marittimo e le pipelines), mentre il trasporto su strada, con l'83%, è la modalità che assorbe la maggior quantità di energia. Il settore, inoltre, è responsabile per il 70% della domanda di petrolio nella UE-25 e dipende per il 97% da combustibili fossili, mentre solo il restante 2% proviene da energia elettrica («di cui buona parte generata da centrali nucleari») e l'1% da biocombustibili. Nel sottolineare l'importanza del settore dei trasporti per l'occupazione, la crescita e l'innovazione, la relazione sostiene che una mobilità garantita, sicura ed abbordabile «costituisca un requisito fondamentale del nostro stile di vita». Pertanto, pur considerando prioritarie le esigenze di una mobilità sostenibile da un punto di vista ambientale, non ci si può aspettare l'adesione a «misure troppo drastiche» da parte dei cittadini. I deputati si dicono quindi convinti che «solo un'adeguata combinazione di diverse misure possa mitigare gli effetti negativi dei singoli interventi contribuendo nel contempo a favorirne l'accettabilità da parte dei cittadini». Questo policy mix dovrebbe contemplare gli sviluppi tecnologici (misure per l'efficienza energetica, nuovi standard per motori e combustibili, nuove tecnologie e combustibili alternativi), strumenti di mercato (tasse/tariffazione basate sull'impatto ambientale o sulla congestione, incentivi fiscali, sistema di scambio di emissioni calibrati sui diversi modi di trasporto) e misure di accompagnamento per ottimizzare l'utilizzo dei mezzi di trasporto e delle infrastrutture e per promuovere un cambiamento nelle abitudini delle imprese e dei cittadini. L'azione dell'UE e degli Stati membri, inoltre, andrebbe concentrata sui settori del sistema più determinanti: aree metropolitane e urbane congestionate, i principali corridoi commerciali interurbani europei e le zone sensibili dal punto di vista ambientale (la regione alpina, il Mar Baltico, ecc.). La Commissione e gli Stati membri sono inoltre invitati a investire di più nella ricerca nel settore dei trasporti per permettere lo sviluppo di tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico e che favoriscano la riduzione delle emissioni di CO2. Al riguardo, la relazione chiede che, nell'ambito della revisione 2009 del quadro finanziario pluriennale, la Commissione aumenti «in modo significativo» lo sforzo finanziario complessivo a favore della R&S nei settori dell'ambiente, dell'energia e dei trasporti.
Auto meno inquinanti, grazie anche a misure fiscali
I deputati ricordano che il Parlamento si è già pronunciato a favore di un quadro legislativo volto a ridurre a 125 g CO2/km le emissioni per il nuovo parco auto, grazie a miglioramenti tecnologici apportati al motore dei veicoli, e un ulteriore abbattimento di 10 g CO2/km grazie ad altri miglioramenti tecnologici e ad un maggiore uso dei biocarburanti. Anche perché ritengono che, nonostante le riduzioni delle emissioni nocive già ottenute dall'industria automobilistica, gli obiettivi dell'accordo volontario tra i costruttori di automobili «sono stati solo parzialmente raggiunti».
A tale riguardo, i deputati ritengono che, per promuovere veicoli con bassi livelli di consumi e emissioni, è anche importante ricorrere a strumenti di mercato. Tra questi citano: esenzioni fiscali, riforma delle tasse automobilistiche in base alle emissioni inquinanti e all'efficienza dal punto di vista del consumo di carburante nonché incentivi per la rottamazione dei veicoli più inquinanti e per l'acquisto di nuove auto a basse emissioni.
Queste «importanti misure», a loro parere, «contribuirebbero, nel contempo, ad ammortizzare l'onere, per i costruttori automobilistici, di rispettare gli obblighi imposti dal nuovo quadro legislativo». Esortano quindi il Consiglio e gli Stati membri a procedere in tal senso.
Congestion charge contro il traffico in città
La relazione sottolinea che il traffico urbano genera il 40% delle emissioni di CO2 e il 70% delle altre emissioni inquinanti prodotte dagli autoveicoli, mentre la congestione stradale, soprattutto nelle aree metropolitane, «costa all'UE circa l'1% del PIL». Il problema della congestione urbana deve quindi essere affrontato «in modo più ambizioso», nel rispetto della sussidiarietà, attraverso una strategia di coordinamento a livello europeo. Sottolinea, peraltro, che occorre migliorare l'informazione dei consumatori e intensificare le campagne di educazione e di promozione di nuovi comportamenti in favore dei mezzi o modelli di trasporto più sostenibili.
Persuasi che le aree urbane offrano potenziali economicamente ragionevoli per ulteriori politiche volte a incentivare il trasporto pubblico, gli spostamenti a piedi e in bicicletta, i deputati invitano la Commissione e gli Stati membri ad analizzare il modo in cui le infrastrutture di trasporto e le relative tariffe incidono sullo sviluppo urbano e sulla futura domanda di servizi di trasporto. In tale contesto, ritengono fondamentale investire sull'innovazione tecnologica (maggiore impiego dei STI) e su un migliore sfruttamento delle infrastrutture esistenti con misure di gestione della domanda quali la tariffazione - congestion charge (tassa per l'ingombro della strada, ndr) e road pricing (pedaggi per l'ingresso nei centri urbani, ndr). Vanno poi promosse soluzioni innovative per ottimizzare l'integrazione del flusso urbano di merci e misure come il car sharing (condivisione dell'auto) o il car pooling (uso comune). Ma sono anche necessarie disposizioni per consentire il lavoro a domicilio.
La relazione chiede al Consiglio e agli Stati membri di intensificare gli investimenti nelle infrastrutture e nei sistemi di trasporto intelligenti (STI). Insiste poi affinché la Commissione presenti, al più tardi entro il giugno 2008, «un modello generalmente applicabile, trasparente e comprensibile» per la valutazione dei costi esterni di tutti i modi di trasporto, «destinato a servire come base per il futuro calcolo degli oneri corrisposti per l'uso delle infrastrutture». Questa iniziativa, inoltre, deve essere accompagnata da proposte legislative, «a cominciare dalla revisione della direttiva sull'Eurobollo». I deputati, d'altra parte, esortano la Commissione a sviluppare quanto prima un piano di azione per la logistica del trasporto merci in Europa.
Promuovere il trasporto ferroviario, per merci e persone
La relazione ritiene che il trasporto ferroviario è quello a più basso consumo di energia o emissioni di CO2, «grazie anche all'uso del nucleare come fonte d'energia elettrica», ed ha un potenziale importante da sviluppare sia nella logistica del trasporto merci sia per il trasporto passeggeri nelle tratte di media-corta distanza. Occorre pertanto realizzare quanto prima il completamento di uno "spazio unico" ferroviario europeo, procedere verso la realizzazione di un sistema europeo unico di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) e verso soluzioni interoperabili nonché migliorare le prestazioni e la qualità del servizio.
Quote di emissione per il trasporto aereo
Nonostante la riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni sonore degli aerei, per i deputati l'impatto globale dell'aviazione civile sull'ambiente «è aumentato a causa della forte crescita del traffico». Sollecitano quindi l'inclusione del trasporto aereo nel sistema di scambio di emissioni, tasse aeroportuali in funzione delle emissioni, l'istituzione dell'iniziativa "Clean Sky" volta a ridurre le emissioni di CO2 e NOx e l'inquinamento acustico, nonché la rapida creazione di un vero Cielo unico europeo per porre fine alla frammentazione dello spazio aereo europeo. Allo stesso tempo, occorre prendere misure concrete per alleviare la congestione aeroportuale e agevolare gli accessi ferroviari negli aeroporti.
Fonti rinnovabili per il trasporto marittimo
Osservando un aumento continuo delle emissioni del trasporto marittimo, la relazione raccomanda di ridurre le emissioni di sostanze quali il CO2, la SO2 e gli ossidi di azoto provenienti dalle navi, di introdurre e promuovere l'utilizzo di fonti rinnovabili, come l'energia eolica e solare e di approvvigionare da terra le navi. Vanno anche contenute le emissioni attraverso il sistema di scambio delle quote di emissione, ma «senza pregiudicare tale modo di trasporto che è il più rispettoso dell'ambiente, né favorire altri modi che sono più inquinanti». Occorre poi investire nell'ammodernamento delle infrastrutture portuali al fine di permettere il rapido trasferimento di merci e di passeggeri da un sistema di trasporto all'altro, «realizzando così una riduzione del consumo energetico nel settore dei trasporti».
Link utili
Sito della Commissione europea sui Trasporti
Sito di ELTIS - European Local Transport Information Service (Servizio Informatico Europeo per Trasporto Locale)
Le diverse tipologie di pedaggi urbani (Wikipedia)
Riferimenti
Gabriele ALBERTINI (PPE/DE, IT)
Relazione sulla politica europea del trasporto sostenibile tenendo conto delle politiche europee dell'energia e dell'ambiente
Doc.: A6-0014/2008
Procedura: Iniziativa
Dibattito: 10.3.2008
mercoledì 27 febbraio 2008

CRITICAL MAAAASSSSSS!!!!!!!TU CHE USI LA BICI, TU CHE SEI INDEFFERENTE AL CARO BENZINA,TU CHE RIDI SOTTO I COPERTONI QUANDO VEDI UN INSCATOLATO CHE GIRAGIRA E NON SA DOVE FARE L'UOVO........TU CHE ATTRAVERSI LE FILE DI CATORCI SCINTILLANTI INGORGATI IN SE STESSI E RIDI SBEFFEGGIANTE E MAGARI SOLLEVI PURE UN BEL DITO MEDIO!!!!NON MANCARE!!!GIOVEDI 28 FEBBRAIO ORE 19 PIAZZA REPUBBLICATU E LA TUA BC!
giovedì 21 febbraio 2008
PRESENTAZIONE DEL PUM CAGLIARI
"Il Comune di Cagliari ha in corso di eleborazione il Piano
Urbano della Mobilità, strumento con il quale si
definiscono le strategie e gli interventi infrastrutturali e
immateriali di medio e lungo periodo in tema di mobilità
e trasporti.
Attraverso il Piano Urbano della Mobilità si intende
affrontare le emergenze di tipo ambientale ed energetico
a cui la città di Cagliari e i comuni dell’area vasta
potrebbero andare incontro negli anni futuri per effetto
del traffico veicolare privato.
La sfida che si va a delineare è quella di garantire e
migliorare l’accessibilità dei servizi, delle residenze e dei
luoghi di lavoro attraverso l’attuazione di politiche ed
interventi volti a sviluppare un sistema dei trasporti
pubblici e privati ed un modello di mobilità sostenibili
dal punto di vista energetico ed ambientale.
L’amministrazione Comunale ha programmato alcuni
incontri pubblici non solo con il fine di comunicare lo
stato dell’arte del Piano ma anche di raccogliere il
contributo di tutti i cittadini che, con le proprie opinioni
e suggerimenti, potranno consentire di individuare le
misure più idonee e condivise in termini di pedonalità,
ciclabilità, trasporto pubblico e infrastrutture viarie da
inserire nell’elaborato finale del PUM.Presentazione:
Dott. Emilio Floris Sindaco di Cagliari
Intervengono:
Dott. Sandro Broccia Assessore ai Trasporti
della Regione Sardegna
Ing. Marina Cattina Assessore ai Trasporti e
Decentramento della
Provincia di Cagliari
Dott. Maurizio Onorato Assessore alla Viabilità e
Traffico del Comune
di Cagliari
Arch. Giovanni Maria Campus Assessore all’Ambiente e
all’Urbanistica del
Comune di Cagliari
Presentazione lavoro svolto
Società Systematica
Interventi dei partecipanti per proposte e osservazioni"
A si biri!
mercoledì 13 febbraio 2008
LA TASSA CHE VORREMO

sabato 2 febbraio 2008
NASCE "CILOFUCINA"! IL 9 FEBBRAIO LA PRESENTAZIONE.

Per l'occasione il 9 febbraio si terrà la presentazione di Ciclofucina e una festa di autofinanziamento.
Il luogo prescelto è lo stabilimento balneare dei Vigili del Fuoco al Poetto di Cagliari.
Il programma dell'evento prevede:
ore 21,00 c.ca presentazione di Ciclofucina Ass.ne Arci con distribuzione di materiale informativo su Ciclofucina e sul mondo della BC, di seguito proiezione di "Live Bicycle",. film documentario che in 55 min. illustra il mondo della Bc e del traffico in Italia e nel mondo con lucidità e ironia (www.livebicycle.com)
ore 22.30 c.ca Ciclofucina Party, easy drink di autofinanziamento con musica, proiezioni e action paint sul tema della BC.
L'ingresso è di 10€ con 3 consumazioni.
Chi si presenterà in BC avrà diritto a uno SCONTO DEL 50%!!!!
Auguri!!!!!
martedì 29 gennaio 2008
CRITICAL MASS EDIZIONE SPECIALE: IN MASCHERA!!
TUTTI/E IN MASCHERA
ANCHE LE BICI!!
inforca la bici
inforca i pattini
inforca lo skate
inforca ciò che ti pare
l'importante é che sia
SENZA MOTORE
NON DIMENTICARE
la Critical Mass in maschera parte giovedì 31 gennaio 2008
alle 19 da Piazza Repubblica