martedì 1 marzo 2011

Un giretto in bici a Quartu SE? Why not!

Ciao Raga, a Quartu SE vogliono eliminare una pista ciclabile in centro.Questa volta l'hanno fatta grossa! Se passa la linea che le piste si possono anche eliminare una volta costruite siamo fritti!! Non è periodo! Ogni pista ciclabile eliminata è un passo indietro nella civiltà, un rischio in più per ogni ciclista e merda in più nei nostri polmoni.
Credo che con un paio di amici di Quartu e Cagliari venerdì 11 marzo dalle ore 19 ci faremo un giretto in bici per vedere come è la situazione della ciclabilità urbana a Quartu SE, nella zona di viale Colombo e, in particolare, in via S.Benedetto. Li ci faremo anche due cordiali chiacchiere con i negozianti del luogo che, pare, abbiano bisogno di qualche delucidazione sull'uso delle bici nelle città, sull'inquinamento e su come le attività commerciali aumentano dove circolano più biciclette. Se lo incontriamo possiamo anche discutere di queste cose con l'attuale sindaco che, sembra, anche lui ha bisogno di capire certe cose. Chi ne ha voglia si può unire a noi......Possiamo organizzarci per l'ospitalità e, se ce la facciamo, dopo il giretto ci fermiamo a bere qualcosa a casa di amici....Fate girare..........please.

venerdì 12 novembre 2010

BIKESHARING A CAGLIARI...UN SUCCESSONE!!!!


Avete notato quelle bici in fila in piazza Repubblica e a Marina Piccola? E’ il progetto Biciincittà che la banda bassotti di Piazza Matteotti ha recentemente lanciato con grande successo.
Pare che sinora gli utenti siano pochini..ma al Comune dicono che è presto e che bisogna dare il tempo alla cittadinanza di abituarsi…si…abituarsi a farsi arrottare!
Da anni chiediamo le piste ciclabili, in tutti i modi e….C’era da aspettarselo. Non si smentiscono mai! Invece di realizzare progetti quasi a costo zero (piste ciclabili) ma fondamentali e richiesti da anni dalla gente, i disinvolti “governanti” di Cagliari continuano a finanziare progetti costosi e inutili.Anche questa iniziativa è costosa: senza considerare il resto, ciascuna di quelle bici costa intorno ai 1.500 €; ed è pure inutile: il bikesharing funziona solo in particolari realtà urbane e, in Europa, ha fallito in molte città (ad esempio Bruxelles) che SONO COMPLETAMENTE CICLABILI. Figuriamoci da noi!! E poi, secondo voi, perché la gente dovrebbe pagare per usare una bicicletta? Non può usare la propria che è gratis? Se non lo fa c’è sicuramente un motivo e ve lo scrive uno che la bici in città la usa da decenni: CAGLIARI E’ PERICOLOSA PER I CICLISTI. Senza le piste ciclabili SFIDO il comune e tutti coloro che sostengono questo progetto folle ad assumersi le proprie responsabilità di fronte ai sicuri incidenti. Se i destinatari del progetto sono i pochi turisti che si aggirano per la povera “cagliari città turistica” (ma mi pare di no in quanto per usare le bici occorre andare al comune a iscriversi!!!!)…ebbene, non dimentichiamolo, sta in alto e non è ciclabile facilmente. Al limite il bs può giustificarsi d’estate nella zona pedonale del poetto. E della pista abbandonata che costeggia terramaini e s’interrompe ai piedi di Monte urpinu? Ne vogliamo parlare? Con un piccolo ponticello in legno consentirebbe agli abitanti di Monserrato, Pirri, Selargius e parte di Cagliari e Quartu di andare tranquillamente al Poetto in bici senza rompere palle e ovaie a nessuno. Quanti milioni di € occorrono per questo?
Come finirà?
Avete presente CASCOPARK a Marina Piccola…quei pezzi di ferraglia gialla abbandonati li dal 1990? Una cosa diaci!
Dunque? di cosa stiamo parlando? Io credo del solito business fine a se stesso di cui l’”amministrazione” di Cagliari è grande esperta. Infine, stendiamo un velo peloso sulle dichiarazioni finali rilasciate recentemente dall’assessore ai giornalisti di Radiopress! Avete sentito chi gli ha detto che nelle altre città d’Europa il bs ha avuto successo? Glielo ha detto chi gli ha venduto l’impianto di bikesharing!!!!Ma pogaridadi! Del resto, cosa aspettarsi da gente che è capace di concepire aborti urbani come piazzetta mascia?
VOLETE CAPIRE DI PERSONA COSA SIGNIFICA VERAMENTE ANDARE IN BICICLETTA A CAGLIARI? INFORCATE LA VOSTRA BICI E VENITE OGNI ULTIMO GIOVEDI’ DEL MESE ALLE 21 IN PIAZZA REPUBBLICA. CONOSCERETE LA CRITICAL MASS E I SUOI IMPAVIDI AMICI E AMICHE!!

venerdì 18 settembre 2009

Tutti in bici appassionatamente...per combattere il riscaldamento climatico


Pedala anche tu per migliorare il clima!
Il 20 settembre l’Europa va in bicicletta in tre importanti caAggiungi immaginepitali europee per dare un contributo positivo e duraturo alla lotta contro i cambiamenti climatici e chiedere ai governi un maggiore impegno in questo ambito. A Roma, l’appuntamento è presso la Città dell’Altra Economia, alle ore 10:30. Il programma della manifestazione, aperta a tutti, prevede una passeggiata in bicicletta di circa 17 chilometri attraverso le vie più importanti del centro storico di Roma. Si partirà dalla Città dell’Altra Economia, in Largo Dino Frisullo al Testaccio. Lungo il percorso sono previste quattro tappe, dove si esibiranno bande musicali e artisti di strada. Il giro terminerà verso le ore 14 con ritorno alla Città dell’Altra Economia. Andare in bici è uno dei modi più efficaci per contribuire attivamente al miglioramento del nostro clima. La mobilità urbana è infatti responsabile del 40% di tutte le emissioni di anidride carbonica prodotte dal trasporto stradale. La bicicletta offre un’alternativa a emissioni zero per viaggiare nelle nostre città. Per questo motivo centinaia di ciclisti si incontreranno a Roma, domenica 20 settembre 2009, presso la Città dell’Altra Economia per sostenere l’Unione Europea nella lotta ai cambiamenti climatici. L’evento è organizzato dalla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), in collaborazione con la Direzione Generale per l’Ambiente della Commissione Europea e la European Cyclists´ Federation. La partenza del giro per le vie del centro di Roma è prevista alle ore 10:30. Personaggi pubblici e rappresentanti delle Istituzioni sono stati invitati per testimoniare il loro impegno contro il riscaldamento globale. L’evento si svolge durante la Settimana Europea della Mobilità, che ha come slogan “Migliorare il clima delle città”. Un invito chiaro per sensibilizzare i cittadini europei ad agire urgentemente contro l’inquinamento causato dall’aumento del traffico motorizzato e contro i cambiamenti climatici. Dal 7 all’8 dicembre 2009, i leader mondiali si riuniranno a Copenhagen per trovare un nuovo accordo sul clima. Obiettivo dell’Unione Europea è ridurre le emissioni globali di anidride carbonica del 30% e proseguire la strada intrapresa con il protocollo di Kyoto, che scadrà nel 2012. Il tour in bicicletta fa parte di un’ampia campagna di comunicazione promossa dalla Commissione Europea. L’obiettivo è invitare i cittadini ad agire in prima persona per la protezione del clima ed aumentare la pressione sui rispettivi governi affinché questi adottino misure concrete per ridurre le emissioni di CO2. Ciò sarà possibile tramite il raggiungimento di un nuovo accordo a Copenhagen. Con lo slogan “Fai sentire la tua voce. I Governi devono agire ora. Combatti il cambiamento climatico”, i cittadini europei sono invitati a lasciare un messaggio sul sito web http://www.fightclimatechange.eu/ realizzato dalla World Climate Community. Ben 27 messaggi, a rappresentare la voce dei 27 stati membri dell’UE, verranno consegnati ufficialmente ai rappresentanti dell’Unione Europea presenti al vertice di Copenhagen. In contemporanea con Roma, l’iniziativa si svolgerà anche a Budapest e Stoccolma.
Siete tutti invitati a partecipare alla manifestazione. Presso la Città dell’Altra Economia alle ore 10 di domenica 20 settembre saranno distribuite le biciclette, le T-shirt e tutto il materiale informativo sulla campagna.


martedì 8 settembre 2009

APOLOGIA DEI PIRATI


Concordo con Enrico su tutta la linea ma vorrei però spinnicare poco, poco il termine ciclopirati, derivato ovviamente da quello più noto di "pirati della strada". Posto che il termine pirateria indica l'attività di quei marinai che abbandonavano per scelta o per costrizione la precedente vita sui vascelli mercantili e, per vivere, si dedicavano a abbordare, depredare e affondare le altre navi in alto mare, nei porti, sui fiumi e nelle insenature. Da questa definizione viene da chiedersi cosa c'entrano i pirati con quelle teste di cazzo che, solitamente fatti o ubriachi al volante, mettono sotto un bambino sulle strisce pedonali e poi scappano senza soccorrerlo. Evidentemente nulla. Quella gentaglia la definirei semplicemente "teste di cazzo" o altro appellativo simile ma non di certo pirati. Un pirata della strada dovrebbe essere invece colui che si introduce nella tua auto, con la forza o con l'inganno, e te la ruba o te la saccheggia. Si tratta sempre di delinquenti, certo! Ma la loro figura resta comunque ammantata da un velo di romanticismo e, non dimentichiamolo, anche i pirati avevano un loro codice d’onore, cosa che manca assolutamente al “testa di cazzo” di cui sopra . Lo stesso vale per i ciclopirati che, appunto, dovrebbero essere coloro che assalgono altri ciclisti per rubargli il portafogli o la stessa bici. Non definirei quindi ciclopirata un ciclista che passa col rosso.
Per il resto ritengo che si tratti semplicemente di fottuta GELOSIA da parte degli automobilisti! Soprattutto quando, incazzati e stressati in coda ai semafori, ti vedono sfrecciare leggiadro con la tua bici noncurante del rosso che, peraltro, nelle piste ciclabili presenti in tutte le città civili del mondo è invece dedicato, spesso, solo alle bici.

sabato 5 settembre 2009

CICLOPIRATERIA


Nel clima securitario e allarmista che ormai da tempo attraversa il nostro paese (specif: l'italia), recentemente anche nei confonti dei ciclisti si è aperta la stagione della caccia.

Siamo ormai assuefatti a vedere addittati come colpevoli di chissa quali reati tanti soggetti ( per i migranti si è arrivati all'attribuzione dello status di delinquenti in quanto clandestini) e ora che tocca a noi come ci poniamo?

Siamo davvero colpevoli di qualche reato se, per non soffocare nello smog o per non venire travolti dalla mandria di carcasse metallliche, decidiamo di "bruciare" un semaforo con disinvoltura, o se percorriamo una via contromano evitando magari un giro che ci farebbe passare in una strada più trafficata e pericolosa? siamo davvero colpevoli di qualcosa se beviamo un bicchiere di troppo a cena da un amico e torniamo a casa pedalando allegramente?

Siamo cittadini responsabili delle nostre scelte o ci rassegnamo a vivere in un paese nel quale son sempre i soggetti più deboli a pagare?

Restiamo convinti che la scelta di utilizzare la bici (aldilà del rapporto affettivo che con questo mezzo abbiamo sviluppato) implichi di per se un certo grado di consapevolezza e responsabilità sociale; la sicurezza è già contemplata da chi la bici la usa quotidianamente per il semplice motivo che usare la bici nelle nostre strade vuol dire essere fragili, esposti a rischi altissimi, e porta a sviluppare un alto livello di attenzione nel movimento.

Molte polemiche vengono mosse contro i ciclisti irresponsabili, imprevedibili e irrispettosi del codice stradale......provocatoriamente noi respingiamo ogni polemica e ogni accusa e rivendichiamo il nostro diritto naturale ad andare contromano, bruciare semafori, mettere una birra al posto della borraccia, salire sui marciapiedi e fare una sonora pernacchia a tutti coloro i quali hanno bisogno di una guardia per ogni passo che fanno nella vita.

w la bici, w la pirateria, w la responsabilità di fare le nostre scelte.

martedì 14 luglio 2009

LADRI!!!


LADRI!!!
NONCHèIGNORANTI quant'altro si possa dire...

la bellissimatallbik costruita con sudore e fatica da NOI e usata per pubblicizzare la ciclofficina pubblica itinerante realizzata in questo periodo a Quartuè stata rubata.

che cosa se ne fanno????

è incomprensibile ....l'unica rsposta è che sia tata rubata per il gusto di farlo.

questo è un segno di quantaignoranza c'è in giro.

siamo emotivamente scossi e addolorati.
tanto da augurare molti malanni e sfiga a più non posso ai suddetti ladri. no ci illudimao di ritrovare la bella creazione, ma sicuramente ne faremo altre ancora piu belle. però una lacrmuccia rimane... brutti bastardi.

firmato
enrico sgavo casini
ciclofucina.

(sicuro che i ladri usanola macchina anche per andare a ca*are)

domenica 7 giugno 2009

CHOPPER MONSTER!!!

Eccole!!! Sono loro.... le CHOPPER MONSTER, fotografate da me in tutta la loro bellezza e il loro fascino nel raduno di Madrid, sabato 6 giugno..No comment, le immagini parlano da sole.....